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Demenza Frontotemporale: questa (s)conosciuta
La Demenza Frontotemporale (FTD) è una delle più frequenti cause di demenza ad esordio giovanile. Questa rappresenta uno spettro neuropatologico e clinico di patologie, probabilmente sotto diagnosticato in quanto non sempre riconosciuto. Clinicamente sono descritte forme con un prevalente disturbo del comportamento, quelle con un prevalente disturbo del linguaggio e quelle associate a disturbi del movimento. La precocità di esordio, spesso in età lavorativa, rappresenta un evento drammatico per le famiglie che non trovano un supporto da parte di professionisti sanitari, talora impreparati, né da parte delle istituzioni. Grazie all’uso di biomarcatori liquorali e di medicina nucleare, nonché alle recenti scoperte di mutazioni genetiche causative di malattia, oggi è più facile effettuare una diagnosi più accurata e precoce. Tuttavia, l’esordio insidioso caratterizzato spesso da alterazioni del comportamento e dell’umore, inducono i medici a formulare una diagnosi di patologia psichiatrica, ritardando il riconoscimento della malattia neurodegenerativa. A breve saranno disponibili farmaci disease-modifying per la Malattia di Alzheimer e stanno iniziando sperimentazioni cliniche per alcune forme genetiche di FTD (circa il 30% dei pazienti hanno una mutazione genetica), pertanto è sempre più pressante la necessità che la classe medica sia in grado di riconoscere precocemente questi pazienti per poterli inserire nel percorso assistenziale più adatto ad ognuno di loro. Il corso ha lo scopo di trattare la FTD in tutte le sue varianti cliniche e di fornire gli elementi necessari per l’identificazione dei pazienti che ne sono affetti ed è rivolto sia a medici di medicina generale che a specialisti.