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CONGRESSO REGIONALE SISC 2024 Le nuove frontiere dell’Emicrania e Cefalee
Le cefalee sono una delle patologie neurologiche più diffuse, pur se spesso sottovalutate e mal diagnosticate e curate. Le cefalee primarie, ovvero non secondarie ad altre eziologie, rappresentano la componente più rappresentativa e hanno una grande impatto sia sulla qualità di vita e sia in ambito lavorativo. Tra le cefalee primarie, sia per la sua prevalenza sia per le sue caratteristiche cliniche l’emicrania, è sicuramente un importante problema di salute pubblica per la disabilità e i notevoli costi per i pazienti e la società nel suo complesso (collocata al 3° posto tra le patologie disabilitanti dal Global Burden Disease Survey 2013). È pertanto opportuno e non differibile un inquadramento diagnostico precoce e l’avvio di un corretto trattamento. Un adeguato percorso diagnostico-terapeutico è fondamentale anche nell’ottica di una riduzione dei costi diretti, in termini di riduzione del ricorso a cure specialistiche e ospedaliere improprie e dei costi indiretti per conseguente riduzione degli episodi acuti e per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Inoltre, considerando che le cefalee primarie, in particolare quella emicranica, frequentemente insorgono in età evolutiva, permanere a lungo se non accompagnare il paziente per tutta la sua vita biologica del soggetto (circa il 50% delle cefalee insorte in età evolutiva permangono ai 50-60 anni) sembra evidente come prevenzione, gestione e trattamento precoce dei pazienti cefalalgici, rappresentino obiettivi strategici della programmazione regionale, allo scopo di ridurre l’impatto assistenziale e socioeconomico delle cefalee.
La prossima pubblicazione del PDTA delle Cefalee della Regione Sicilia diventa un’importante occasione di discussione dell’attuale organizzazione sanitaria alla luce delle nuove importanti prospettive di cura dei pazienti emicranici che sono emerse e stanno emergendo nel panorama sanitario nazionale ma che rendono indispensabile il coinvolgimento di tutti gli attori, dal paziente per finire allo specialista dei centri di III livello.