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HIKOKOMORI E SALUTE MENTALE
ID ECM
ISTITUTO MAGISTRALE STATALE REGINA MARGHERITA, Palermo, 26 Ottobre 2021
Crediti ECM: 8
Iscrizioni: 20 Settembre - 20 Ottobre 2021
Numero partecipanti: 50
Discipline:
Neuropsichiatria infantile, Psichiatria, Psicoterapia, Psicologia, Psicoterapia, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva
L’AFIPRES MARCO SAURA OdV con il XX Convegno Nazionale ”HIKIKOMORI E SALUTE MENTALE” vuole porre l’attenzione sul crescente e drammatico fenomeno “Hikikomori” che coinvolge sempre di più i nostri giovani.“Hikikomori” letteralmente in giapponese "stare in disparte", "staccarsi”; dalle parole hiku "spingere" e komoru "fuggire".
Vittime della stessa società che per cause ben diverse scelgono di vivere in condizioni di distacco, isolamento e ritiro sociale dal mondo circostante senza avere nessun tipo di contatto diretto se non attraverso l’utilizzo di internet. Forse per fragilità o per dolore mentale, tanti sono i giovani che vivono reclusi da mesi, da anni, agli albori più belli di vita.
E’ un fenomeno che riguarda principalmente giovani di sesso maschile, tra i 14 ed i 30 anni. In Giappone sono circa 500.000. Nel nostro Paese, all’incirca 100.000. Ancora oggi, il fenomeno è sottostimato. Le pressioni sociali, l’autorealizzazione e il successo personale sono alcune scale di valutazione della società a cui questi giovani non riescono a rispondere. “Ragazzi e ragazze si trovano così a dover colmare virtualmente il gap che si viene a creare tra la realtà e le aspettative di genitori, insegnanti e coetanei. Quando questo gap diventa troppo grande si sperimentano sentimenti di impotenza, perdita di controllo e di fallimento. A loro volta questi sentimenti negativi possono portare ad un atteggiamento di rifiuto verso quelle che sono le fonti di tali aspettative sociali. E siccome queste fonti sono rappresentate, come detto, dai genitori, dagli insegnanti, dai coetanei e, più in generale dalla società, il ragazzo tenderà spontaneamente ad allontanarsene e a rifugiarsi nella propria camera dove è immune al sentimento della vergogna” (AGI).
Dunque un fenomeno sociale, un gruppo sociale che si muove secondo alcune logiche fino a toccare le corde del suicidio. Il protrarsi dell’isolamento sociale determina malessere psichico che mina l’equilibrio, la vitalità psichica e causa disadattamento con aspetti depressivi ed ansiosi. E’ fondamentale non abbandonare l’attenzione per il benessere psicosociale.
Il Convegno vuole, in termini di prevenzione del disagio e all’acme del suicidio, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema in oggetto coinvolgendo tutti gli attori territoriali che a vario titolo incontrano l’universo giovanile (educatori, docenti, genitori, etc.), connettendo le competenze educative con quelle terapeutiche sanitarie e sociosanitarie tramite il contributo scientifico di Esperti acclarati.
Vittime della stessa società che per cause ben diverse scelgono di vivere in condizioni di distacco, isolamento e ritiro sociale dal mondo circostante senza avere nessun tipo di contatto diretto se non attraverso l’utilizzo di internet. Forse per fragilità o per dolore mentale, tanti sono i giovani che vivono reclusi da mesi, da anni, agli albori più belli di vita.
E’ un fenomeno che riguarda principalmente giovani di sesso maschile, tra i 14 ed i 30 anni. In Giappone sono circa 500.000. Nel nostro Paese, all’incirca 100.000. Ancora oggi, il fenomeno è sottostimato. Le pressioni sociali, l’autorealizzazione e il successo personale sono alcune scale di valutazione della società a cui questi giovani non riescono a rispondere. “Ragazzi e ragazze si trovano così a dover colmare virtualmente il gap che si viene a creare tra la realtà e le aspettative di genitori, insegnanti e coetanei. Quando questo gap diventa troppo grande si sperimentano sentimenti di impotenza, perdita di controllo e di fallimento. A loro volta questi sentimenti negativi possono portare ad un atteggiamento di rifiuto verso quelle che sono le fonti di tali aspettative sociali. E siccome queste fonti sono rappresentate, come detto, dai genitori, dagli insegnanti, dai coetanei e, più in generale dalla società, il ragazzo tenderà spontaneamente ad allontanarsene e a rifugiarsi nella propria camera dove è immune al sentimento della vergogna” (AGI).
Dunque un fenomeno sociale, un gruppo sociale che si muove secondo alcune logiche fino a toccare le corde del suicidio. Il protrarsi dell’isolamento sociale determina malessere psichico che mina l’equilibrio, la vitalità psichica e causa disadattamento con aspetti depressivi ed ansiosi. E’ fondamentale non abbandonare l’attenzione per il benessere psicosociale.
Il Convegno vuole, in termini di prevenzione del disagio e all’acme del suicidio, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema in oggetto coinvolgendo tutti gli attori territoriali che a vario titolo incontrano l’universo giovanile (educatori, docenti, genitori, etc.), connettendo le competenze educative con quelle terapeutiche sanitarie e sociosanitarie tramite il contributo scientifico di Esperti acclarati.
Dott.ssa Viviana Cutaia
Secondo il decreto legge 23 luglio 2021, n. 105, dal 6 agosto per partecipare ai congressi in forma residenziale è obbligatorio possedere la Certificazione verde Covid-19.
La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni:
- aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale)
- essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore
- essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi